La Biblioteca Nazionale Marciana organizza, nel mese di febbraio 2016, in occasione del Giorno del Ricordo dell'esodo giuliano, un ciclo di tre conferenze dal titolo:Venezia Giulia e Dalmazia, dal ricordo alla storia.
Il ciclo intende rievocare le vicende storiche di questo territorio in una prospettiva adriatica, unitaria e di lungo periodo, con un'introduzione di carattere generale e due approfondimenti sul periodo veneziano e su quello asburgico. L’iniziativa si inserisce nelle commemorazioni del "Giorno del ricordo delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale", solennità civile nazionale italiana istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92 e commemorata il 10 febbraio.
Nell’ambito di questa proposta, martedì 16 febbraio, alle ore 17, Antonio Trampus (Università Ca' Foscari, Venezia) terrà una conferenza sul tema: La Venezia Giulia e la Dalmazia veneziane.
Saluto di Maurizio Messina (direttore della Biblioteca Nazionale Marciana).
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili, Vestibolo della Libreria Sansoviniana (Piazzetta San Marco 13/a, Venezia).
L’Istria e la Dalmazia veneziane si collocavano in quella vasta area dell’Adriatico orientale che si snodava da Grado sino a Cattaro ed oltre, costituita da una serie urbana fortemente omogenea di comuni-porti con i rispettivi contadi, ciascuno con le proprie istituzioni, norme e strutture sociali tipicamente comunali. Questa serie, interrotta solo dalle città imperiali di Trieste e Fiume e dalla semi-indipendente Ragusa, era stretta a Venezia dal vincolo simbolico e contrattuale della fidelitas, e Venezia ne fece il nucleo del proprio “Stato da mar”, che cominciò a formarsi nel XIII secolo, per poi consolidarsi, ampliarsi e durare sino alla caduta della Serenissima.