Venerdì 13 aprile, alle ore 16, la Biblioteca Nazionale Marciana , in collaborazione con la Società Dante Alighieri - Comitato di Venezia e il Dipartimento di Studi Umanistici di Ca’ Foscari, Venezia - Dottorato in Italianistica, organizza la presentazione del volume Ama l'italiano, segreti e meraviglie della lingua più bella (Milano, Piemme, 2017) di Annalisa Andreoni.
Saluti di: Maurizio Messina, direttore della Biblioteca Nazionale Marciana, Rosella Mamoli Zorzi, presidente del Comitato di Venezia della Società Dante Alighieri, Alessando Masi, Segretario Generale della Società Dante Alighieri e Tiziano Zanato, coordinatore del Dottorato in Italianistica. Sarà presente l’Autrice, che dialogherà con Silvana Tamiozzo Goldmann e Serena Fornasiero.
Nell’occasione il Segretario Generale della Società Dante Alighieri, Alessando Masi, conferirà il “Premio Dante” all’Autrice.
Il libro
Ama l'italiano, segreti e meraviglie della lingua più bella (Milano, Piemme, 2017) racconta la nostra lingua e la sua duttilità rispetto ad altre lingue (le nostre 250mila parole, contro le 600mila dell’inglese, non ci rendono più poveri, ad esempio, perché da una sola radice noi ricaviamo molti vocaboli). Il libro, improntato a un tono di alta divulgazione, è godibilissimo e insieme raffinato: accompagna il lettore per otto capitoli-passeggiata mostrando i tesori della lingua e letteratura italiana da Boccaccio alla “supercazzola” di Amici miei, da Galileo a Benigni, dalle variegate avanguardie contemporanee (“Freak” Antoni in testa) al tardo Cinquecento (protagonisti il conte Giovanni Bardi e i suoi amici), fino all’italiano dell’opera lirica e della canzone. In un andirivieni suggestivo si intrecciano le voci più varie della contemporaneità e i grandi della nostra tradizione. In filigrana – ed è uno degli aspetti meritori del libro – è riconoscibile un’autentica passione per la lingua e la letteratura italiana e con essa il desiderio di trasmetterla agli studenti e ai giovani in genere per aiutarli ad accrescere la consapevolezza del modo in cui scrivono e in cui leggono: «a me piace immaginare la lingua italiana come uno strumento che ognuno può imparare a suonare meravigliosamente accostandosi ai grandi scrittori, perché sono loro ad aver reso bella la nostra lingua, ad averla trasformata in musica».
L’autrice
Annalisa Andreoni insegna Letteratura italiana all'Università IULM di Milano e afferisce al Centro di Ricerca Interuniversitario “Culture di genere”. Laureata in Lettere classiche e addottoratasi in Studi italianistici presso l’Università di Pisa, è stata borsista all’Università di Zurigo, assegnista di ricerca all’Università di Pisa, fellow a ‘Villa I Tatti’, The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies. Attualmente è ricercatrice di Letteratura italiana, pur avendo conseguito l’abilitazione a professore sia di seconda che di prima fascia. Ha partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali, tra i quali i Congressi della Renaissance Society of America (RSA) di Chicago 2008 e Los Angeles 2009, il Congresso della British Society for Eighteenth-Century Studies (BSECS), Oxford 2012, e il Convegno su Aristotelian Philosophy and the Vernacular in the Renaissance di University of Warwick e CTL-SNS, Pisa, Scuola Normale Superiore, 2012. Studiosa della modernità letteraria, Annalisa Andreoni si è occupata in particolare del classicismo e delle poetiche dal Rinascimento all’Illuminismo. Tra le sue pubblicazioni: Omero italico. Favole antiche e identità nazionale tra Vico e Cuoco (Roma, Jouvence 2003), La via della dottrina. Le lezioni accademiche di Benedetto Varchi (Pisa, ETS 2012) e l’edizione del romanzo Platone in Italia.Traduzione dal greco di Vincenzo Cuoco (Roma-Bari, Laterza 2006, con Antonino De Francesco). Condirige la "Nuova Rivista di Letteratura Italiana" e la collana "Alla giornata. Studi e testi di letteratura italiana". Si occupa di didattica dell’italiano nell’Università e di scritture femminili del Novecento. Scrive inoltre di letteratura, cultura e università sull’Huffington Post e tiene un blog di letteratura, cultura e società intitolato Generazione Goldrake. Ha ricevuto il Premio Vincenzo Cuoco (edizione 2014), assegnato dall’Associazione Vincenzo Cuoco e dal Rotary Club Termoli-Distretto 2090.