Venerdì 24 febbraio, alle ore 17, nel Vestibolo della Libreria Sansoviniana (Piazzetta San Marco 13/a, Venezia) si conclude il ciclo dedicato alla letteratura in Venezia Giulia e Dalmazia dal mondo classico al contemporaneo organizzato dalla Biblioteca Nazionale Marciana, in occasione del “Giorno del Ricordo 2017”. Ivan Matijašić (Università Ca’ Foscari, Venezia; Westfälische Wilhelms-Universität, Münster) terrà una conferenza dal titolo: Venezia Giulia e Dalmazia. La letteratura classica.L’incontro sarà preceduto da un saluto di Maurizio Messina (direttore della Biblioteca Nazionale Marciana). Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Venezia Giulia e Dalmazia ricoprono un ruolo marginale nella letteratura greca e latina. Le notizie su quest’area negli autori greci di epoca classica ed ellenistica sono spesso legate a concezioni geografiche errate e intrise di episodi mitici come il viaggio degli Argonauti. Tuttavia, a partire dal II secolo a.C., l’espansionismo romano contribuisce all’ampiamento delle conoscenze geografiche: Polibio, Strabone, Tito Livio e Plinio il Vecchio forniscono molti dati storico-geografici. La tradizione poetica latina si sofferma spesso sul fiume Timavo, confine naturale tra Veneti e Histri, sede di un culto di Diomede e legato alla tarda tradizione del nostos di Antenore.
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La Venezia Giulia - cioè il Goriziano, il Triestino, l'Istria e la città di Fiume - e la Dalmazia, cioè la regione costiera dell’Adriatico orientale, hanno la ricchezza e la complessità delle regioni di confine. Cesura e mescolanza di diversi mondi: geografici, etnici e culturali. Sin dall’età classica fecero parte dell'area politico-culturale italiana o a questa afferente. Pur con vicende diverse, gravitarono sempre nella più vasta area dell’Adriatico e del Mediterraneo sino alla seconda guerra mondiale, che ne cambiò profondamente il volto.
Il ciclo di quest’anno è dedicato alla letteratura, in una prospettiva di lungo periodo che coinvolga l’intera storia della regione. Presenti nella letteratura greca e latina, le terre dell’Adriatico orientale furono poi fucina di una ricca e particolare produzione di letteratura italiana, come di opere in altre lingue della regione, dando luogo a quella simbiosi slavo-romanza che è un loro frutto originale. La regione diede anche protagonisti alla letteratura italiana ottocentesca e novecentesca, mentre le drammatiche vicende dell’ultima guerra e dell’esodo degli italiani ha originato un’importante produzione letteraria di memoria, sofferenza, testimonianza, ricordi e auspici.