Giovedì 16 marzo, alle ore 17, continua il ciclo di incontri intitolato “Migrazioni di simboli” con la conferenza di Mino Gabriele “Il sogno perfetto di Polifilo: l'àncora eildelfinonell'Hypnerotomachia Poliphili, simbolo geroglifico e filosofico”.
Saluto di Maurizio Messina, direttore della Biblioteca Nazionale Marciana. Relatore: Mino Gabriele, Università di Udine.
Una sequenza di immagini arcane, un sogno di strabilianti monumenti e di invenzioni verbali: è l’HypnerotomachiaPoliphiliche scorre dinanzi agli occhi del lettore. L’opera, dovuta al domenicano Francesco Colonna, edita a Venezia da Aldo Manuzio nel 1499 e considerata il più bel libro del Rinascimento, invita alla conoscenza filosofica dell’amore, guida ed educa all’esperienza della visione in sogno, al combattimento tra vizi e virtù. Due parole in particolare (festina tarde, affrettati lentamente), più volte scandite, più volte raffigurate con simboli e antichi geroglifici, cadenzano il ritmo e il senso del viaggio onirico: festina tarde, motto augusteo e di grande fortuna nei secoli successivi, ma non sempre compreso nel valore psicologico ed enigmatico che ebbe per Francesco Colonna. All’intelligenza del testo concorrono splendide xilografie, che lo illustrano di continuo, contribuendo così a comporre, pagina dopo pagina, uno sposalizio costante tra parola e immagine, un filo di Arianna di figure parlanti che, se spiegato e colto nei suoi contenuti iconologici, permette di percorrere il labirintico romanzo in maniera chiara e di svelarne i reconditi significati.
Mino Gabrieleè professore di Iconografia e iconologia e di Scienza e filologia delle immagini presso l’Università di Udine. Autore di numerosi volumi e saggi tra cui: Alchimia. La tradizione in Occidente secondo le fonti manoscritte e a stampa (1986), Hypnerotomachia Poliphili (1998), Corpus iconographicum di Giordano Bruno (2001), Commentaria symbolica di Antonio Ricciardi (2005), L’arte della memoria per figure (2006), Alchimia e iconologia (2008), L’Iconologia di Cesare Ripa (2010), Sui simulacri di Porfirio (2012), Il libro degli Emblemi di Andrea Alciato (2015), La porta magica di Roma, simbolo dell’alchimia occidentale (2015), Il primo giorno del mondo (2016).